Cari lettori, a grande richiesta, scrivo questo articolo in quanto sto riscontrando, con maggiore frequenza, disturbi legati a questo metallo pesante. Spesso e volentieri la causa è proprio l’alimentazione, infatti l’ingestione di alcuni cibi può aumentare il disagio in questi soggetti particolarmente sensibili.
Cos’è il nichel? È un metallo pesante duro, di colore bianco- argento, altamente resistente all’acqua e all’aria. Lo si trova nel suolo, quindi nei vegetali, nei tessuti animali e nell’acqua.
In Italia, l’assunzione giornaliera media con l’alimentazione è di 0,3- 0,4 mg; da recenti studi, hanno dimostrato che l’Italia è il primo Paese in Europa con il più alto tasso di persone allergiche al nichel (32,1%), con una prevalenza femminile, per via dell’utilizzo di bigiotteria.
La sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS), presenta diversa sintomatologia, quale: extra-cutanea e cutanea.
I sintomi extra-cutanei si riferiscono a tutte le problematiche legate all’apparato digerente (vomito, diarrea, nausea, gonfiori, tensioni addominali, stipsi), all’apparato respiratorio (rinite e asma), all’apparato neurologico (cefalea).
I sintomi cutanei, inceve, sono caratterizzati dalla dermatite sistemica da contatto (DSC). Per verificare l’esisentenza della DSC, è sempre bene rivolgersi ad uno specialista, quindi dermatologo o allergologo.
Come può intervenire la dieta? Come sempre, l’alimentazione ricopre un ruolo fondamentale; vediamo insieme i cibi da evitare e cosa, invece, introdurre.
Quali sono i cibi vietati?
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Tutti i cibi in scatola, lievito chimico, i minerali e le vitamine, gli integratori (salvo prescrizione medica).
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Farina integrale, farina di mais, farine speciali, avena, crusca, pane integrale, pane con semi misti, grano saraceno e miglio.
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Marzapane, cacao, cioccolato, liquirizia.
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Yogurt al malto e ai cereali, panna montata, formaggini, formaggi fusi.
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Aringhe, ostriche e granchio.
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Tra le verdure: pomodori, asparagi, funghi, cipolle, porri, spinaci, patate, spinaci, lattuga, broccoli, pere, prugne, fichi, uvetta sultanina, ananas, kiwi, albicocche.
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Legumi: piselli, fagioli e lenticchie
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Tutta la frutta secca.
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Margarina
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Té, specialmente il té verde.
Cosa, invece, è permesso?
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Farina 00, pane, riso e gallette, fiocchi di frumento e muesli (senza uvetta e semi oleosi).
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Latte, yogurt, burro.
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Carne e pesce (tranne quello sopra indicato e conservato nella latta)
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Uova.
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Frutta e verdura (tranne quella indicata sopra).
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Olio extra vergine di oliva.
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Caffè e vino (con moderazione)
E’ molto importante evitare tutti i cibi conservati nella latta, soprattutto cibi acidi, come pomodori pelati o altre preparazioni contenenti aceto o limone. Inoltre, è bene evitare di utilizzare la prima acqua del rubinetto al mattino, la quale contiene un quantitativo maggiore del metallo, dovuto al possibile rilascio da parte del rubinetto durante la notte; basta far scorrere l’acqua.