Domanda ricorrente: perché con il freddo aumenta la fame e la voglia di dolci?
Capita a tutti ed è normale, non sentitevi strani: il nostro corpo necessita di un maggior dispendio energetico per regolarizzare la temperatura corporea e riequilibrarsi con il cambio di stagione.
Questo fenomeno colpisce maggiormente le donne nel mese di ottobre e che spesso poi peggiora a novembre con il calo brusco delle temperature. Ma non è solo una questione di temperature, vi è una spiegazione scientifica.
Il cambio di stagione comporta una riduzione delle ore di sole, le giornate sono più corte e cupe, e ciò genera apatia e tristezza.
Capita spesso di avvertire una fame costante di dolci, di essere di malumore, di avere un sonno alterato, sentirsi depressi, soffrire di stipsi, di essere apatici con il partner ed con la famiglia.
Le persone che si rispecchiano in questo sono colpite da un fenomeno poco conosciuto e molto sottovalutato, detto “disturbo affettivo stagionale”, dall’acronimo inglese SAD (Seasonal Affective Disorder), che colpisce il 20% della popolazione.
Alla base del SAD vi è una alterazione del metabolismo della serotonina.
La serotonina- chiamato anche “l’ormone del benessere e buonumore”- è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello a partire dall’amminoacido triptofano.
La serotonina è il precursore della melatonina e quindi regola i ritmi circadiani sonno-veglia. Inoltre, gioca un ruolo fondamentale nel controllo dell’appetito, del comportamento alimentare e nella regolazione del senso di sazietà.
In autunno si assiste ad una riduzione dei livelli di serotonina. Con il diminuire delle ore di luce, diminuiscono anche i livelli di serotonina, mentre aumentano quelli di melatonina.
Il cervello è impegnato a produrre l’ormone per il riposo poiché capta il buio.
Le conseguenze? Un’eccessiva sintesi di melatonina durante l’autunno e l’inverno che portano aumento dell’appetito e sonnolenza. L’alimentazione e una dieta funzionale sono fondamentali per evitare di peggiorare la SAD e soprattutto evitare di ingrassare.
Cosa portare in tavola in con il freddo?
Bisogna portare in tavola cibi ricchi in triptofano, quindi via libera ai cereali, ai legumi, al pesce, alla carne bianca, alle uova – sempre da galline felici- aiutano a sostenere la produzione di serotonina e di melatonina.
Bisogna però fare attenzione alle combinazioni alimentari: non tutti i cibi che contengono triptofano generano automaticamente serotonina.
La combinazione vincente è: cibo X + carboidrato complesso (non zuccheri semplici) + ferro + vitamine del gruppo B.
Nel dettaglio:
- cereali integrali: avena, riso integrale, grano saraceno, farro e orzo decorticati
- uova da gallin felici
- pollo e tacchino meglio se bio
- latte, yogurt, parmigiano (non contiene lattosio naturalmente), ricotta
- legumi come ceci, soia, fagioli e lenticchie
- pesce azzurro, salmone, sgombro, sardine, orate e branzini, alici e tutto il pesce azzurro in generale
- Verdure: broccoli, spinaci e tutte quelle a foglia verde
- Frutta: banane, kiwi, datteri e frutti rossi/arancioni, mirtilli
- Cioccolato fondente e cacao amaro
- Noci e semi olesi (lino, sesamo, girasole e zucca)
- Olio evo e avocado
RICETTA FURBA E FUNZIONALE PER UN MOMENTO DI COCCOLA: mousse cioccolato fondente e avocado.
Far sciogliere a bagnomaria 100 g di cioccolato fondente 85%, frullare nel frattempo due avocado maturi e incorporare poi il cioccolato fuso.
Riponete il composto in frigorifero per 2 ore. Create delle coppette e decoratele con scaglie di mandorle.
Servitele insieme ad una tisana calda senza zucchero 😀