Cari lettori, vorrei parlarvi e fare chiarezza, riguardo ad un argomento, o meglio, una patologia, con la quale mi ritrovo a trattare giornalmente con i miei pazienti: l’ipertensione.
L’ipertensione arteriora è tra le malattie più diffuse dei paesi industrializzati e colpisce circa il 25% della popolazione adulta.
Che cos’è l’ipertensione?
È uno stato costante in cui la pressione rimane superiore alla norma, ovvero quando la pressione minima supera costantemente i 90 mmHg e la pressione massima supera costantemente i 140 mmHg.
Come mai la dieta risulta essere così importante?
La prima terapia, come in molti altri stati patologici, è l’alimentazione; infatti quando si parla di ipertensione, l’attenzione ricade, immediatamente, all’uso o abuso del sale da cucina e di tutti quegli alimenti che ne sono ricchi (cibi confezionati, cibi dei fast food, snack, dado da cucina…). Non è mai stata dichiarata una diretta e stretta correlazione tra sodio e ipertensione, ma evidenti studi e ricerche, hanno confermato che la riduzione del sodio, porta ad una diminuzione dello stato iperteso. Il sale, non è l’unico elemento in grado di far emergere la patologia, ma sono stati evidenziati altri comportamenti e stili di vita sbagliati, quali: dieta ipercalorica e ricca in grassi saturi, fumo, alcol, stress, sedentarietà e predisposizione genetica.
E’ possibile prevenire e curare? Si, già a tavola; Come?
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Aumentare il consumo di verdura e frutta, quindi di cibi freschi
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Ridurre il consumo di cibi pronti e in scatola, conservati sotto sale o affumicati
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Aumentare il consumo di cibi ricchi in potassio, come le banane, bacche di goji, rapa, spinaci, carote, carciofi, sedano e frutta secca
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controllare il peso e limitare il consumo di alcolici
Quali cibi andranno evitati?
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Insaccati e salumi, soprattutto quelli conservati nelle buste
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Pesce conservato sotto sale, meglio quello all’olio di oliva, rigorosamente sgocciolato
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Formaggi, specie se stagionati
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Salse (maionese, ketchup e senape)
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Dado da cucina, ricco di glutammato monosodico, peferite quello vegetale senza glutammato
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Attenzione agli apertivi con i vari snacks e stuzzichini
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Prodotti da forno in genere
Quanto sale abbiamo bisogno al giorno?
L’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) ne raccomanda, al massimo, un cucchiaino al giorno; in realtà siamo soliti ad usarne 3-4 volte in più, il che favorirà patologie come ipertensione, cellulite, ritenzione idrica e osteoporosi. I danni causati da un eccesso di sale sono accentuati dal fatto che solo il 2% della popolazione consuma quotidianamente alimenti ricchi in potassio, il quale svolge un’azione vasoprotettrice, diuretica e antiossidante, ed è presente in abbondanza nei legumi, tuberi, frutta e ortaggi.
Le alternative al sale?
Iniziate a introdurre nella vostra alimentazione quotidiana le spezie e le erbe aromatiche, alghe e semi oleosi tritati (sesamo, lino, girasole e zucca), questi ultimi anche sottoforma di spuntino, sarà più facile fare una scorta di potassio.